Viscosa, Rayon, Modal: che cosa stiamo indossando?
12:30Leggiamo le etichette dei capi: cosa sono viscosa, modal, rayon?
Ho la percezione - e non penso di essere la sola - che nell'ultimo periodo ci sia un'attenzione sempre maggiore verso i tessuti che indossiamo. E questo è senza ombra di dubbio un bene. Leggere le etichette dei capi che già possediamo o che stiamo comprando ci mette a conoscenza di due aspetti importantissimi: cosa indossiamo e come ce ne dobbiamo prendere cura. Il primo aspetto - il cosa indossiamo - ci serve per un feedback soggettivo: Mi trovo bene con questo materiale? Vorrei altre cose che mi vestono così? Mi fa sudare? Mi tiene caldo? e via dicendo. Il secondo aspetto - come prendercene cura - fa in modo che quei capi siano longevi nel nostro armadio e si mantengano in buone condizioni il più a lungo possibile.
Ho provato questi due aspetti su di me, in prima persona. Proprio leggendo le etichette di ciò che avevo già nell'armadio ho scelto di non comprare più alcune cose ma anzi di investire in capi fatti di materiali che ho trovato su di me funzionali e, inoltre, di prendermene cura in maniera particolare in modo che facciano parte del mio armadio per molto tempo.
Ciò che ho smesso di comprare sono i capi in poliestere (ad eccezione del poliestere riciclato) perché la loro durata è decisamente discutibile (fanno i pallini!), generano cattivo odore (puzzano!) e cariche elettrostatiche (capelli elettrici!) e la loro produzione inquina il pianeta. Ovviamente, la tematica ambientale relativa al poliestere è ampissima e non basterebbe un intero blog per approfondirla, inoltre non sono così formata sull'argomento da poterne parlare in maniera precisa. Ho scelto di non acquistare più capi in poliestere anche se non posso certo definire le mie altre abitudini di acquisto "ecologiche" nel loro complesso: resto comunque dell'idea che fare anche solo un piccolo passo è sempre meglio che non farne.
I capi che invece ho deciso di implementare nel mio armadio - perché ne apprezzo la vestibilità e la longevità - sono quelli fatti di fibre naturali come cotone, lino, cashmere, lana, seta o di fibre tessili: viscosa, modal, rayon. Oggi voglio parlare in particolare di queste ultime!
Fibre tessili: naturali, sintetiche, artificiali... facciamo chiarezza!
Le fibre tessili - cioè quelle fibre che, per la loro composizione, possono essere utilizzate per formare fili, filati, tessuti e magline - possono essere naturali o chimiche (dette anche "tecnofibre").
Le fibre naturali
Le fibre tessili naturali sono quelle prodotte con elementi presenti in natura e possono essere di origine:
- vegetale (Cotone, Lino, Canapa, Iuta, Ramiè, Cocco, Ginestra, Sisal, Ibisco, Manila, Paglia, Bamboo, Soia, Kapok)
- animale (Lana, Pelo, Seta, Crine, Bisso
Piumino)
Le fibre chimiche
Le tecnofibre tessili possono essere:
- artificiali, se prodotte chimicamente da polimeri di tipo organico (Viscosa, Rayon, Modal, Cupro, Acetato, Triacetato, Lyocell, Gomma o caucciù)
- sintetiche, se prodotte a partire da polimeri sintetizzati dall'uomo (Acrilico, Modacrilico, Poliammide cioè Nylon, Poliestere, Polipropilene, Polietilene, Clorovinile, Poliuretano cioè Elastam, Teflon cioè Gore-tex, Aramidiche cioè Kevlar)
Viscosa/Modal/Rayon
Viscosa, Modal e Rayon, come abbiamo visto, fanno dunque parte delle fibre chimiche artificiali: sono cioè filati prodotti chimicamente a partire da un polimero organico che, nel loro caso, è la cellulosa. I termini Viscosa e Rayon vengono a volte usati come sinonimi in quanto tessuti tutti prodotti a partire dalla cellulosa, così come il Modal. Sia la Viscosa/Rayon che il Modal, infatti, sono fibre tessili con caratteristiche simili al cotone, ma la prima è in forma di filo continuo mentre il secondo è in forma di fiocco. Il Modal, inoltre, è prodotto unicamente dalla cellulosa proveniente dagli alberi di faggio. Viscosa, Rayon e Modal sono fibre morbide e confortevoli, i capi in questi tessuti cadono bene e godono di lucentezza e mantengono la forma e il colore nel tempo. Viscosa, Rayon e Modal sono spesso abbinati a fibre naturali (fra le più usate: cashmere e modal, cotone e modal) per aumentarne la resistenza allo strappo o al lavaggio.
Viscosa di bambù: come ho scoperto i capi Les Lunes
Facendo appunto ricerche sulla Viscosa, mi sono imbattuta nel brand Les Lunes, un marchio berlinese che produce capi in viscosa di bambù. La loro filosofia è "look like Friday, feel like Sunday": capi che belli come quelli del Venerdì ma comodi come quelli della Domenica. E sono proprio così - lo so perché li ho provati! La Viscosa di Les Lunes è prodotta senza impattare sull'ambiente in quanto realizzata partire dal bambù, una pianta la cui coltivazione (e il cui disboscamento!) sono ecosostenibili. Inoltre, tutta la produzione Les Lunes è sostenibile: le sarte sono ricevono adeguato compenso, secondo un'etica del lavoro corretta, gli imballaggi in cui arrivano i capi sono completamente biodegradabili e la produzione di tessuti è certificata Oko-Tex 100 (ad esempio: le colorazioni utilizzate per i capi sono prive di metalli pesanti e di origine vetegale!). Ho un codice sconto attivo per chi acquista su Les Lunes che garantisce il 45% di sconto, è: IRIST45
Disclaimer
Le immagini iniziali sono di Les Lunes
Collaboro con Les Lunes ma questo post non è parte della nostra collaborazione
Il link inserito non è un link affiliato, non genero utili dall'utilizzo del mio codice
2 commenti
Confesso che ho imparato la sana abitudine di affidarmi alla lettura delle etichette da poco, prima spinta dal voler spendere il mio denaro per cose di qualità che durino nel tempo; in secondo luogo per un fattore ecologico perché, come dici, un piccolo passo è comunque meglio di niente !
RispondiEliminaBravissima Chiara, sono super d'accordo con te! Inoltre, leggere le etichette ci aiuta anche a lavare bene i capi e dunque a farli durare di più!
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